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Che stress vivere in città
La nevrosi in città è all'ordine del giorno. É accertato infatti che vivere nei grandi centri urbani può provocare ansia,disturbi dell'umoree un aumentato rischio dischizofrenia. Meno chiare invece sono le alterazioni biologiche - provocate dalla vita cittadina - che inducono tali disturbi. Ora, i ricercatori hanno dimostrato che lo stress a cui si è sottoposti in città influisce - in modo cronico - sull'attività di due aree cerebrali funzionalmente connesse, ma implicate in emozioni di tipo diverso.


I soldi non fanno la felicità, l’autonomia sì
Secondo gli scienziati conta più l'autonomia e l'indipendenza che non il denaro in sé per essere felici


L'uomo che ascolta fa bene all'amore
Il maschio che sa ascoltare, capire la propria partner e comunicare è più soddisfatto sessualmente. La femmina lo è se ha una buona autostima


Il povero è più generoso perché non ha paura degli altri
Una ricerca dell'università di Berkeley spiega che è più incline a fare beneficienza chi riesce a fidarsi del prossimo. Più sospettosi i ricchi, educati a proteggere il patrimonio e a vedere minacce dappertutto. Ad eccezione di quelli americani, cresciuti in una società abituata al rischio economico.


La solidarietà è contagiosa
I comportamenti cooperativi si diffondono in modo sorprendentemente rapido da una persona all’altra fino a tre gradi di separazione. È la conclusione a cui sono arrivati due ricercatori dell’Università di San Diego e di Harvard ed è la prima prova scientifica di questo fatto.

Se i tuoi amici divorziano, puoi essere il prossimo
CHI VA con lo zoppo, impara a zoppicare, afferma il vecchio proverbio. Vale anche per chi va con i divorziati. Avere un amico, parente o collega che divorzia, aumenta considerevolmente la probabilità che una coppia si separi.


Cervello, una ragnatela blocca ricordi e crea fobie: scoperto come scioglierla
Una volta trovato ciò che rende indelebile il ricordo di un evento traumatico, ecco escogitato un trucco per rimuoverlo.


Il futuro si può 'sentire'?
Una delle più importanti riviste americane di psicologia pubblicherà il lavoro di un professore che sostiene di aver dimostrato che gli eventi non ancora accaduti possono influenzare quelli presenti. La comunità scientifica è scettica.